Da Saint-Louis a Dakar, Senegal
da definire (9 giorni / 8 notti)
€ 2'650.00
Disponibile
Descrizione del viaggio
Il viaggio fotografico in Senegal con il fotografo Didier Ruef è un’opportunità unica per sviluppare le tue abilità fotografiche e catturare immagini straordinarie in uno dei luoghi più suggestivi dell’Africa.
Durante questo viaggio Didier condividerà la sua esperienza e la sua passione per la fotografia, proponendoti in una serie di attività in diverse location, tra cui la città coloniale di Saint-Louis, il vibrante mercato di Dakar e le splendide spiagge della costa senegalese.
Potrai sviluppare il tuo sguardo fotografico, approfondire la tua conoscenza della luce e della composizione e mettere in pratica tutto ciò che apprendi di giorno in giorno.
Il workshop è aperto a tutti i livelli di esperienza fotografica, e ti darà la possibilità di immergerti completamente nella cultura senegalese, incontrare persone locali e condividere la tua passione per la fotografia con altri partecipanti.
3 reviews for Senegal
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Giorno 1 – Arrivo in Senegal
Partenza da Milano di mattina. Volo diretto o con scalo e arrivo in Senegal all’aeroporto internazionale di Dakar Blaise-Diagne nel pomeriggio. Trasferimento a Saint-Louis, check-in in albergo, briefing introduttivo, visita della città e cena.
Se possibile si alloggerà presso l’Hotel de la Poste, un famoso edificio storico costruito alla fine del XIX secolo come stazione di posta e trasformata in un hotel nel 1895. In caso contrario andremo a visitarlo.
L'edificio, situato in una posizione strategica sulla Place Faidherbe, è famoso per la sua architettura coloniale francese e la sua atmosfera retrò, che richiama l'eleganza e il fascino dell'epoca coloniale del Senegal. L’Hotel de la Poste è stato frequentato da importanti personalità storiche, come lo scrittore e aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry, ed è stato oggetto di numerosi film e documentari.
Notte in hotel a Saint-Louis.
Giorno 2 – Saint-Louis
La città è composta da tre parti: la terraferma, una penisola – Langue de Barbarie – collegata alla Mauritania e un’isoletta lunga poco più di 2 km e larga solo 400 metri su cui si trova il cuore dell’antica città coloniale, in cui si trova anche il nostro alloggio.
La giornata è dedicata alla scoperta, individuale o in piccoli gruppi, della città coloniale.
Ritrovo nel pomeriggio per andare a vedere il rientro dei pescatori (17h) a Guet N’Dar sulla laguna di Barbarie nei pressi del cimitero musulmano con tombe ricoperte da reti da pesca.
Camminata verso l’hotel, relax e cena tutti insieme per condividere quanto visto durante il giorno.
Cosa si può vedere durante il giorno:
- Il centro storico di Saint-Louis: Questa zona è patrimonio dell'UNESCO ed è famosa per la sua architettura coloniale francese. È possibile ammirare le antiche case coloniali, le porte colorate, le piazze e le chiese.
- La grande moschea di Ndar
- La cattedrale di Saint-Louis, consacrata nel 1828 fu la prima chiesa dell’Africa occidentale
- Piazza Faidherbe e il palazzo governativo di Saint-Louis
- Il Mupho, ovvero il museo della fotografia di Saint-Louis, con la sua storia, i suoi precursori e i maestri della fotografia che ha visto evolversi dal XIX secolo, poi nell'epoca d'oro degli studi, la scena fotografica senegalese è, oggi più che mai, ricca, variegata, dinamica e piena di promesse.
Giorno 3 – Saint-Louis
Saint-Louis è una città situata sulla costa nord-occidentale del Senegal, nota per la sua architettura coloniale francese e il suo patrimonio culturale. La città è stata fondata nel XVII secolo ed è stata la prima capitale coloniale del Senegal, oltre ad essere un importante centro commerciale e culturale. Oggi, Saint-Louis è patrimonio dell'UNESCO ed è una popolare destinazione turistica grazie alla sua bellezza architettonica, alle sue spiagge e alla sua posizione come base per esplorare il Parco Nazionale della Langue de Barbarie e la Riserva Naturale di Djoudj, importanti aree naturali protette del Senegal.
Questa giornata è dedicata proprio alla visita del parco nazionale della Langue de Barbarie con guida parlante francese e inglese.
Partenza verso le 9:30 in direzione di Gandiol, più precisamente del faro di Gandiol. La nostra destinazione si trova a circa 45 minuti di strada, lungo il tragitto si possono ammirare paesaggi di macchia e il fiume Senegal, non lontano dalla sua foce. Si incontrano scimmie patas (eritrocebo) e uccelli di ogni tipo. Ci si imbarca per scendere il fiume Senegal fino al parco della Langue de Barbarie per visitare l'isola degli uccelli, dove si possono vedere centinaia di sterne caspiche e reali, gabbiani reali, pellicani, gabbiani reali e talvolta fenicotteri.
Sosta con possibilità di fare il bagno sulla spiaggia di fronte all’Isola degli Uccelli. Pranzo incluso presso il lodge, momento libero e ritorno nel pomeriggio per fare un giro nel centro storico di Saint-Louis. Pernottamento a Saint-Louis.
Giorno 4 – Saint-Louis
Un'altra giornata dedicata alla scoperta di questa città.
Pernottamento a Saint-Louis.
Giorno 5 – Saint-Louis – Dakar
Dopo colazione si parte per un viaggio a bordo di veicoli 4×4 che conducono da Saint-Louis a Dakar lungo la costa dell’Oceano Atlantico, la spiaggia sarà la nostra strada… si può ammirare uno scenario eccezionale e assistere al volo di migliaia di uccelli durante i 200 km di viaggio. Avvicinandosi a Dakar ci si ferma presso lo spettacolare lago Retba, il famosissimo lago rosa che non può assolutamente mancare nelle nostre fotografie di paesaggio. Da dove, infine, si va verso l’hotel nella capitale. Questa sarà un’esperienza unica durante la quale vi sentirete soli al mondo.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Dakar, check-in e scoperta del quartiere.
Pernottamento a Dakar.
Giorno 6 - 8 – Dakar
Abbiamo a disposizione tre giorni pieni per visitare Dakar, si alternano momenti in gruppo a tempo libero per andare in giro autonomamente o piccoli gruppi.
Si visiterà l’Isola di Gorée, Patrimonio dell’Umanità UNESCO per il suo forte valore simbolico; infatti, da questa minuscola isoletta di 36 ettari sono transitati milioni di schiavi tra il XV e il XIX secolo. Durante la visita a quest'isola ci sarà una guida parlante italiano.
Altre cose che non potranno mancare nella visita della capitale:
- Centro città
- La Corniche, il lungomare di Dakar
- Il mercato del pesce di Soumbédioune
- Il mercato di Sandaga, grande edificio in stile neo-sudanese nel centro dell'altopiano di Dakar, costruito nel 1935, che ospita, su due piani, tutti i prodotti alimentari e un gran numero di commercianti
- Monumento al Rinascimento africano, una statua di bronzo alta 49 metri, rivolta verso l’Oceano Atlantico
Il nostro viaggio si concluderà sabato sera in quanto il volo di rientro per Milano sarà durante la notte; perciò, dopo cena ci sposteremo verso l’aeroporto.
Giorno 9 – Partenza
Volo di rientro durante la notte.
Chi desidera rimanere più a lungo a Dakar può contattarci per consigli o per prolungare il soggiorno in hotel.
- Workshop con il fotografo Didier Ruef parlante italiano
- Coordinatore parlante italiano
- Alloggio in camera doppia o tripla in base alle necessità organizzative; in alcune strutture i letti potrebbero essere disponibili solo matrimoniali
- Colazione tutti i giorni (7) e un (1) pranzo
- Trasferimenti da e per l'aeroporto di Dakar-Blaise Diagne (DSS) all'ora di ritrovo
- Trasferimento da Dakar a Saint-Louis
- Trasferimento da Saint-Louis a Dakar in 4x4
- Escursione al Parco Nazionale della Langue de Barbarie (trasporto, ingresso, giro in piroga, guida locale parlante inglese e francese, pranzo)
- Visita dell'isola di Gorée (trasporto, ingresso, guida locale parlante italiano)
- Spese del team (fotografo, coordinatore, ...)
- Biglietti aerei
- Visto (non necessario per cittadini da Svizzera e Italia)
- Tutti i pasti (pranzi e cene) non menzionati
- Tutte le bibite alcoliche e analcoliche
- Assicurazioni (obbligatorie)
- Spese personali
- Mance
- Supplemento camera singola
- Ingressi ed escursioni non menzionati
- Quanto non espressamente indicato
Silvia Macchioro –
Senegal 2024. Una esperienza molto coinvolgente e interessante. Uno stato che cerca resilienza rispetto ad un passato molto problematico ed anche un ruolo guida fra le nazioni africane ma che ancora deve risolvere enormi problemi di povertà, carenza di servizi sociali, reale indipendenza economica: di tutto questo l’immagine più iconica è il grandioso monumento alla Renaissance di Dakar. Un paese che cerca modernità ma che rimane ancorato alle sue tradizioni: un vero privilegio avere condiviso la più grande festa musulmana, la festa del sacrificio , cioè Eid o Tabaski, con l’ospitalità che ci hanno offerto. Ospitalità ma anche, comprensibilmente, ostilità; le persone non amano essere fotografate nella durezza del loro quotidiano. E tanto altro avrei da dire, per chi vuole un viaggio che cerchi non solo un approccio di superficiale estetismo ma anche la asprezza della realtà. Dal punto di vista organizzativo c’è qualcosa, a mio avviso, da mettere a punto: l’ albergo a Dakar era pulito ma fin troppo “essenziale”, a Dakar una guida locale avrebbe reso la permanenza più efficace e meno dispersiva e anche il soggiorno stesso a Dakar è stato troppo lungo, qualche aspetto naturalistico in più sarebbe stato un valore aggiunto. Inoltre, per me, che ero a digiuno di viaggi fotografici, qualche consiglio tecnico in più non avrebbe guastato. Ringrazio molto Marco Cortesi per la sua disponibilità e penso che affidarsi a lui sia una grande occasione, perché crede molto in quello che fa e, in futuro, non potrà che migliorare l’offerta. [Senegal, 2024]
Francesco Dolfi –
Un viaggio fantastico che mi ha permesso di entrare in contatto con la popolazione locale, di entrare nelle loro case condividendo momenti di vita familiare. Ho particolarmente apprezzato la guida di Marco che ha organizzato la logistica e di Didier che ha dispensato utili consigli fotografici. Tutti hanno partecipato con entusiasmo e simpatia alla riuscita di questo viaggio del quale serberò un bellissimo ricordo. [Senegal, 2024]
Filippo Contarini –
Ho partecipato al viaggio fotografico in Senegal nel giugno 2024. Con un pizzico di fortuna abbiamo vissuto la festa islamica Tabaski. Abbiamo così potuto toccare con mano (e gustare!) non solo quanto rimane dei rituali religiosi islamici, ma anche la proverbiale ospitalità senegalese! Il viaggio è diviso sostanzialmente in due , la prima parte della città coloniale di Saint Louis, la seconda parte nella capitale Dakar , nota bene dominata nel centro dai libanesi. Il gruppo è condotto da Marco , con ampia esperienza di viaggio e responsabile dell’organizzazione, e da Didier, fenomenale fotografo professionista. Ma la stessa varietà del gruppo è arricchiente , perché ognuno di noi ha potuto esprimere il suo approccio alla fotografia, In un contesto dove studio culturale ed estetico si incrociano. Bisogna mettere in conto una certa difficoltà per la fotografia in Senegal: i suoi cittadini non sono contenti di essere fotografati dagli sconosciuti. Bisogna riuscire a entrare nel ritmo, per questo avere svariati giorni di permanenza nello stesso posto è molto utile per capire dove e come rivolgere lo sguardo. Ottimi i momenti di debriefing con Didier , molto abile a darci consigli per migliorare nettamente il nostro approccio alla fotografia. Lo spostamento fra le due città è stato fenomenale. Viaggio molto consigliato a chi vuole conoscere – in tutte le sue sfaccettature – un paese africano entrando veramente in contatto con la cultura locale. [Senegal, 2024]