Armenia, tra cultura e natura
data da stabilire (8 giorni / 7 notti)
€ 1'850.00
+ 200 € da pagare in contanti
Disponibile (ordinabile)
Descrizione del viaggio
Un viaggio fotografico in Armenia tra cultura e natura è un’esperienza unica che ti consente di scoprire la bellezza di una terra antica e affascinante attraverso l’obiettivo della tua macchina fotografica.
Durante il viaggio avrai l’opportunità di fotografare panorami mozzafiato, monasteri antichi, città millenarie e paesaggi rurali. Potrai anche incontrare la gente del posto e immergerti nella loro cultura, scattando foto che raccontano storie e tradizioni secolari.
Giorno 1 – Arrivo in Armenia
Partenza da Milano nel pomeriggio, arrivo all’aeroporto di Zvartnots – Yerevan (capitale dell’Armenia) in tarda serata; disbrigo delle formalità doganali; accoglienza, trasferimento sistemazione in albergo, pernottamento.
Documenti necessari per l'ingresso in Armenia
Per i turisti provenienti da un Paese facente parte dell'Unione Europea (e Svizzera) è sufficiente mostrare il proprio passaporto in corso di validità, con scadenza in data non anteriore a sei mesi, successivi a quella di "fine-viaggio". Non è richiesto alcun visto d'entrata e/o di soggiorno.
Giorno 2 – Yerevan – Echmiadzin – Aragats – Yerevan
Dopo colazione, si parte con destinazione Echmiadzin – Chiesa di Santa Gayane – per (eventualmente) assistere ad una liturgia armena, tra paramenti sacri, canti rituali, volti dei fedeli nella penombra del tempio, rischiarato dalle numerose piccole candele votive.
Ci troviamo nella città santa di Echmiadzin, sede del Catolicos, massima autorità della Chiesa Cristiana Apostolica Armena (la più antica chiesa cristiana al mondo).
Si prosegue a Nord, si risalgono le pendici del Monte Aragats alla ricerca dei pastori Yezidi, nomadi, che si trovano qui in transumanza.
A seguire, si visita il radiotelescopio Rot-54/2.6: l'apparecchio è stato costruito nel corso dell'epoca sovietica, tra il 1975 e il 1985. Con la sua antenna da 54 metri di diametro, era uno dei più grandi del suo genere all'epoca (ma il diametro previsto originariamente era addirittura di 300 metri); ciò che un tempo rappresentava l’orgoglio, purtroppo oggi è ridotto ad un’impressionante rovina. Rientro a Yerevan.
Incluso: colazione e pranzo.
Giorno 3 – Yerevan – Giro orientativo in città a caccia di volti, situazioni, scorci architettonici – Geghard – Garni
Dopo colazione, si parte per un’escursione in città. Passeggiata nel centro della capitale verso la "Cascade" – monumentale scalinata intervallata da statue, aiuole fiorite e fontane. Visita allo strano e singolare "mercato del ferro vecchio", una enorme accozzaglia di varia umanità attorno a tonnellate di materiali ferrosi (chiodi, ruote, tubi, viti, cuscinetti a sfera, dadi e rondelle, catene, lame, ingranaggi, ecc.).
Nel pomeriggio, partenza per il villaggio Garni e visita ad una bellissima ed estesa formazione geologica di basalto (rocce vulcaniche effusive), detta a "canne d’organo", che sembra incombere in modo quasi pericoloso ma suggestivo, dalla parete a picco. A seguire visita il Monastero di Geghard (Geghardavank), scavato nella roccia, in un ambito di eccezionale bellezza. Cena e pernottamento.
Incluso: colazione e cena.
Giorno 4 – Garni – Khor Virap – Noravank – Yeghegnadzor
Dopo colazione, si parte per il Monastero di Khor Virap, lungo la linea di confine con la Turchia. Affidandoci ai favori della luce e delle nuvole ci godremo due punti di vista formidabili: in campo lungo con Khor Virap, incastonato sullo sfondo del biblico Monte Ararat.
Si prosegue per il complesso monumentale religioso di Noravank, situato in posizione strategica e spettacolare. Le pareti, al tramonto e nelle giornate di sole, si colorano di un particolare “rosso mattone” e l'atmosfera diviene magica, pronta per le macchine fotografiche. Nei secoli XII-XIV Noravank fu cattedra vescovile e il centro religioso e d'arte più importante d’Armenia. Al termine, proseguimento per visitare il monastero di Tanahat, isolato tra le colline, nella sua perfezione architettonica. Si rientra nella cittadina di Yeghegnadzor, per la cena e il pernottamento.
Incluso: colazione e cena.
Giorno 5 – Yeghegnadzor – Selim – Noraduz – Sevanavank – Dilijan
Dopo colazione, si parte, verso Nord, per il Passo Selim (m 2.410). Fin dall'antichità, il passo Selim (Sulema) era uno dei punti focali lungo la "Via della Seta" e nei suoi pressi fu costruito, per iniziativa del principe Chesar Orbelyan, nel 1.332 un caravanserraglio fortificato, che comprende una anticamera a volta e una grande sala divisa in tre navate illuminate attraverso aperture nel soffitto. Ancorché restaurato, questo eccellente esempio di architettura civile medievale armena stupisce ancora. L’ambiente bucolico attorno a Passo Selim potrà offrire la possibilità di fotografare le aquile in cerca di prede; ci potrebbe essere un eventuale incontro con i pastori.
La tappa successiva, lasciata l'atmosfera rarefatta del Selim e la discesa al Lago Sevan, sarà il cimitero medievale di Noraduz (raccoglie un migliaio di Khachkar, le croci di pietra tipiche dell’Armenia, alcune antichissime). Qui, con garbo e discrezione, cercheremo il coinvolgimento delle donne e delle ragazze, che vendono prodotti artigianali in lana colorata. Saranno curiose "modelle" in un set inconsueto. La location è suggestiva e pare sospesa nel tempo. In questa tappa non troveremo ristoranti o locande e sosteremo presso un emporio alimentare affiancato da un forno che ci darà l’occasione di pranzare "on the road".
Si continua, sempre costeggiando il Lago Sevan (il secondo più grande al mondo in altura – 2000 m) fino ad arrivare ad una penisola collinare – un tempo isola, prima dei disastrosi lavori per l'abbassamento del livello del lago, intrapresi in epoca sovietica – che si scorge da lontano e dalla quale lo sguardo potrà spaziare sulla vastità del lago, delle montagne che lo circondano e dell'orizzonte. Qui si trova il Monastero di Sevan (Sevanavank – IX sec.), un complesso monastico fatto costruire nell’anno 874 dalla principessa Mariam Bagratuni, moglie di Ashot V, principe del Syunik. Del complesso originario rimangono ora solo due chiese, una dedicata alla Madre di Dio e l'altra ai Santi Apostoli, che custodisce una delle più belle khachkar (XIII sec) mai scolpite. Rappresenta Cristo in croce, sormontato dal Padre, fra gli evangelisti e a fianco la Madonna col bimbo l'asino, il bue e i tre Re Magi.
La giornata termina nella cittadina di Dilijan, capoluogo dell'omonimo Parco Nazionale, dove si cena e si pernotta.
Incluso: colazione e cena.
Giorno 6 – Dilijan – Fioletov – Lermontov – Vanadzor – Haghpat
Dopo colazione si partirà in direzione nord verso i villaggi abitati dalla minoranza religiosa dei Molokani e qui ci immergeremo in un’atmosfera in cui il tempo pare essersi fermato.
I Molokani armeni (discendenti di una pacifica setta religiosa cristiana, nata in Russia nella seconda metà del XVI secolo, all’epoca di Ivan il Terribile) sono immigrati qui nel corso del XIX secolo e si sono insediati in due villaggi contigui. Vivono autonomamente e in autarchia dedicandosi all'agricoltura e alla pastorizia: I loro campi e i loro villaggi sono ordinati e coltivati con cura, altresì le stalle per l'allevamento degli animali.
Trascorreremo qualche ora immergendoci "discretamente" nella loro quotidianità. Cercheremo un rapporto amichevole e, curiosando tra le abitazioni, le attività lavorative, i bambini e gli adulti, ci arricchiremo umanamente e senza invadenza realizzeremo "scatti" preziosi.
L'itinerario continua superando la città di Vanadzor e proseguendo lungo la valle/canyon formata dal Fiume Debet fino a risalire verso il Monastero di Haghpat, che insieme al Monastero di Sanahin è riconosciuto Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Ambedue sono coevi, ubicati sui versanti opposti del canyon: erano centri medievali di cultura ed università, in cui s'insegnava l’intero scibile umano. In più, erano anche specializzati nella redazione, copia e miniatura di libri e manoscritti, destinati soprattutto alla liturgia religiosa. Haghpat, tra le interessanti architetture, conserva la Khachkar forse più bella in assoluto, scolpita nel XIII secolo, raffigurante Cristo, salvatore di tutti.
Ad Haghpat si cena e si pernotta.
Incluso: colazione e cena.
Giorno 7 – Haghpat – Odzun – Ardvi – Gyumri
Dopo colazione, di buon mattino, partenza al villaggio di Odzun, qui si visiterà una delle chiese più vecchie dell'Armenia, innalzata nel posto in cui, secondo la leggenda, San Tommaso unse con il sacro crisma catecumeni e vescovi (Odzun in lingua armena significa “unto”). Nel sagrato della basilica c'è uno strano monumento che racconta, su due stele antiche, storie del cristianesimo primitivo.
Dopo aver percorso alcuni chilometri, si raggiunge il minuscolo villaggio di Ardvi, che custodisce una chiesetta del VII sec., nella quale si trova la tomba di San Giovanni di Odzun, un importante Catolicos – capo supremo della chiesa armena – ed un coevo, piccolo cimitero; è un luogo arcadico e denso di commovente poesia.
Si riprende l'itinerario, tra i differenti colori dei campi, seguendo il margine di un profondo canyon, quello scavato dal fiume Dzoraget e dopo alcuni chilometri si giunge a Gyumri. Tempo permettendo e alla luce calda del tramonto si potranno effettuare alcuni scatti a qualche attività artigianale. Cena e pernottamento.
Incluso: colazione e cena.
Giorno 8 – Gyumri – Harichavank – Rya Taza – Ohanavan – Yerevan
Dopo colazione, breve visita della città (partecipazione alla messa mattutina). Successivamente si parte, verso le falde Nord Occidentali del Monte Aragats per visitare il Monastero di Harichavank (VII sec.), noto nel medioevo come centro culturale e particolarmente per la scuola e lo scriptorium.
Si prosegue lungo la strada che contorna, a Nord, il Monte Aragats per arrivare ai villaggi dei pastori Yezidi (una delle minoranze linguistico/culturali armene): Alagyaz e Ria Taza, il cui cimitero conserva alcune interessanti tombe, che rappresentano animali.
Nel pomeriggio, con una breve digressione, si scende verso il villaggio di Ohanavan, per visitare l'omonimo monastero (Hovhannavank), dedicato a San Giovanni, ubicato ai bordi del profondo canyon, scavato dal Fiume Kasagh.
Rientro a Yerevan.
Eventuale tempo libero a disposizione.
Due ore prima della partenza, trasferimento all'aeroporto per il rientro a casa.
Incluso: colazione.
- Coordinatore parlante italiano
- Guida locale parlante italiano
- Alloggio in strutture ricettive standard, con sistemazione in camere doppie
- Colazione tutti i giorni (7), un (1) pranzo, cinque (5) cene
- Mezzo di trasporto con conducente per gli spostamenti programmati
- Cassa comune
- Biglietti aerei (circa 300-400 €)
- Visto (non necessario per cittadini da Svizzera e Italia)
- Tutti i pasti non menzionati
- Tutte le bibite alcoliche e analcoliche
- Assicurazioni (obbligatorie)
- Spese personali
- Mance
- Supplemento camera singola (+200€)
- Quanto non espressamente indicato
- Accoglienza in aeroporto
- Trasferimento aeroporto – città di Yerevan e viceversa
- Spese del team
- Ingressi se e dove previsti
La cassa comune va pagata in contanti al coordinatore il primo giorno.
Annalisa Gatti (proprietario verificato) –
Grazie a viaggifotografici.ch ho avuto la possibilità di vivere un’esperienza interessante ed entusiasmante, sia dal punto di vista fotografico che organizzativo. Molto positive le relazioni interpersonali nel gruppo. Gentilezza e disponibilità da parte di Marco, attento fotografo accompagnatore, di Karo, la nostra guida molto esperta nella lingua italiana e nello scegliere i luoghi più significativi e non comuni, nonché del nostro bravissimo autista Ebiusan. Ottima scelta dei ristoranti e degli alberghi, tutti legati alla tradizione della cultura locale; veramente occasioni pratica fotografica e di buon gusto. Sicuramente farò altri viaggi con questa organizzazione, perché mi sono sentita a mio agio, tranquilla e molto soddisfatta della professionalità, dell’accoglienza e della serenità che hanno contraddistinto i miei giorni in Armenia. [Armenia, 2023]
Natalina Chini (proprietario verificato) –
Armenia=meraviglia!
Viaggio organizzato alla perfezione. Sia per i luoghi che per la sistemazione alloggi e ottimo cibo! La guida è eccezionale con grandi relazionali. I luoghi visitati sono stimolanti per qualsiasi tipo di foto. Grazie Marco. [Armenia, 2023]
Maria Bernardi (proprietario verificato) –
L’Armenia è selvaggia e affascinante. Il percorso scelto è di notevole interesse fotografico. Gli alloggi belli e comodi, il cibo squisito. La guida armena molto professionale e simpatica. Estrema gentilezza e disponibilità da parte di tutta l’equipe (Marco, guida e autista). L’atmosfera relazionale ottima. Viaggio interessante e rilassante. [Armenia, 2023]