Tra ponti di pietra e canyon avvolti nella nebbia: una giornata al Wulong Karst National Park
Non tutti i giorni di viaggio regalano cieli tersi e luce perfetta. A volte, è proprio la nebbia a trasformare un paesaggio in qualcosa di magico. È esattamente ciò che è successo durante la visita (marzo 2025) al Wulong Karst National Park, nella provincia di Chongqing, uno dei luoghi più spettacolari e surreali che abbia mai visto.
La giornata è iniziata con un cielo grigio e un’aria densa di umidità, presto diventata pioggia durante il tragitto da Chongqing, ma già lungo la strada che porta al parco si intuiva che quell’atmosfera un po’ ovattata avrebbe reso l’esperienza ancora più intensa.
Il Wulong Karst è Patrimonio dell’Umanità UNESCO e custodisce alcune delle meraviglie geologiche più sorprendenti della Cina, tra cui i celebri Tre Ponti Naturali (Tiansheng San Qiao, 天生三桥) e il canyon di Shuǐlóngxiá Dìfèng (水龙峡地缝).
Già dai primi passi abbiamo avuto un primo assaggio dell’atmosfera misteriosa che ci attende all’interno del canyon.
Tiansheng San Qiao: i tre giganti di pietra
Per accedere all’area dei Tre Ponti Naturali, si scende con un ascensore incastonato nella roccia, che in pochi secondi porta i visitatori dal livello superiore fin nel cuore del canyon. Un inizio già spettacolare, che dà il senso della profondità di questo mondo.
Scendere nel cuore della gola dove si trovano i tre ponti naturali è come entrare in un altro mondo. La nebbia saliva lenta dal fondo della valle, avvolgendo le arcate colossali in una luce lattiginosa. Tianlong, Qinglong e Heilong – questi i nomi dei tre ponti – sembravano emergere da un sogno.
Le proporzioni sono difficili da descrivere: pareti di roccia verticali, alte decine di metri, che si stringono attorno a un sentiero scavato nella pietra, tra cascate, grotte e un silenzio irreale.
Durante il percorso si incontra anche un luogo carico di storia: l’antico ufficio postale imperiale, originariamente costruito nel 619 d.C., durante il secondo anno dell’era Wu De della dinastia Tang. Situato strategicamente tra le stazioni di Zuantianpu e Baiguopu, serviva come punto di passaggio per il trasporto ufficiale di messaggi tra le antiche prefetture di Fuzhou e Qianzhou – due importanti centri amministrativi dell’epoca, corrispondenti grossomodo alle odierne aree di Wulong e della regione a sud, verso l’attuale Guizhou.
Questa rete di posti di posta (驿站, yìzhàn) era fondamentale per garantire la comunicazione dell’impero in territori remoti e montuosi. Distrutto nei secoli da guerre e incendi, il sito è stato fedelmente ricostruito nel 2005.
Oggi, grazie al suo aspetto autentico e misterioso, è divenuto celebre anche come unico set in esterni del film La città proibita (Curse of the Golden Flower), diretto da Zhang Yimou. Un’ulteriore testimonianza di quanto questo paesaggio sia perfetto non solo per i viaggiatori, ma anche per il grande schermo.
Shuilongxia Difeng: la fenditura del drago d’acqua
In seguito ci siamo spostati verso la gola Shuǐlóngxiá Dìfèng, una fenditura profonda nella crosta terrestre, dove l’acqua ha modellato la roccia carsica per millenni. Anche qui, la nebbia giocava un ruolo da protagonista: salendo lentamente dai corsi d’acqua nascosti, dava l’impressione che la gola stessa respirasse.
Il percorso si snoda lungo passerelle sospese, con il rumore dell’acqua che accompagna ogni passo. Piccole cascate, muschi, felci e pareti umide di roccia creano un microcosmo verde, vivo e primordiale. A tratti sembrava di trovarsi in un set cinematografico, e non a caso alcune scene del film Transformers 4 sono state girate proprio in questo parco.
Una bellezza che non ha bisogno del sole
A volte, il brutto tempo è solo un’altra lente attraverso cui osservare la bellezza del mondo. La nebbia ha reso il paesaggio del Wulong Karst ancora più misterioso e affascinante, come se la natura stessa volesse sussurrarti i suoi segreti.
Che ci sia sole o pioggia, il Wulong Karst è un luogo che lascia senza fiato, se venite con noi a Chongqing e Chengdu avrete l’occasione aggiungere questo parco nella vostra lista delle meraviglie del mondo che avrete visitato.
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